Sardegna: le spiagge più belle del mondo

La Sardegna vanta molte tra le spiagge più belle al mondo: scopritele nel nostro itinerario.
Partiamo da nord per arrivare a sud, in un viaggio lento e incontaminato nel segno della bellezza e della meraviglia…
Se ne abbiamo dimenticato qualcuna scrivete nei commenti 😉

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Asinara

Cala Sabina

L’Asinara è un’isola nell’isola. Con una superficie di circa 50 km², è completamente disabitata (gli ultimi residenti la lasciarono nel 1855, quando lo Stato Italiano vi istituì un lazzaretto, poi le carceri per i prigionieri di guerra, infine il carcere di massima sicurezza). Oggi l’isola è interamente parte del Parco nazionale dell’Asinara e fa anche parte del “Santuario per i mammiferi marini”, l’area marina protetta internazionale. E’ ricchissima di flora e fauna, come i tipici asinelli bianchi allo stato brado. La spiaggia di Cala Sabina è una delle pochissime dove è consentito fare il bagno, dato che l’accesso alle cale è quasi completamente interdetto. Essendo tutte spiagge di massima tutela ambientale, tutti i percorsi, itinerari, bagni e immersioni subacquee devono essere fatte previa autorizzazione del parco dell’Asinara.

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Stintino

La Pelosa

Finissima sabbia bianca e acqua turchese. Considerata una delle spiagge più belle del Mediterraneo, La Pelosa si trova nel golfo dell’Asinara, all’estremità nord-est di Capo Falcone. La sua particolarità è l’isolotto appena di fronte, La Pelosetta, che ospita una caratteristica torre aragonese del Seicento per la difesa del litorale, raggiungibile anche a piedi dalla spiaggia.

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Arcipelago della Maddalena

Spiaggia Rosa (Isola di Budelli) e Spiaggia del Polpo (La Maddalena)

Le spiagge del meraviglioso Arcipelago di La Maddalena sarebbero tutte da visitare e ammirare, comprese quelle dell’Isola di Spargi. La Spiaggia Rosa, nella parte sud-est dell’isola di Budelli, è famosa per la sua sabbia dal colore rosa corallino e può essere visitata con le guide del Parco nazionale Arcipelago de La Maddalena. La spiaggia della Testa del Polpo si trova invece nella parte meridionale dell’Isola di La Maddalena, nella località dell’Isoleddu. Il nome che porta la spiaggia deriva dell’enorme roccia che assomiglia alla testa di un polpo. La spiaggia è caratterizzata da una sabbia bianca molto sottile e da un mare limpido e cristallino e nelle vicinanze ci sono tante altre calette molto belle.

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Gallura

Costa Paradiso, Isola Rossa, Tinnari (Trinità d’Agultu)

Nei dintorni di Costa Paradiso si trovano alcune delle spiagge più belle della Gallura e della Sardegna. Cala Tinnari è una splendida ed inminata ansa naturale situata sul tratto di Costa compreso tra Costa Paradiso e Punta Li Canneddi. La spiaggia è formata da piccoli ciotoli trasportati dal Riu Pirastru, e si raggiunge facilmente dopo una meravigliosa e suggestiva camminata di 30 minuti lungo le pendici del monte Tinnari.

Tinnari

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Cala Spinosa, Cala Sambuco (Santa Teresa di Gallura)

Cala Spinosa è una piccola e suggestiva spiaggia, all’interno di una cala profonda, posta a nord di Capo Testa, protetta da alte scogliere che si stagliano a strapiombo sul mare. I massi granitici arrotondati, che evocano figure varie, proteggono il piccolo arenile.
Cala Sambuco offre una meravigliosa vista sulle isole dell’Arcipelago di La Maddalena. La spiaggia è di sabbia bianca molto fine, il mare è turchese e limpido. Ideale per gli amanti dello snorkeling. Il sentiero per arrivare a Cala Sambuco è molto impervio ed il sentiero è pieno di buche, ma quando si arriva non c’è da pentirsene…

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Isola dei Gabbiani (Palau)

La spiaggia si è formata dalla foce del fiume Liscia e collega l’Isola dei Gabbiani alla terraferma. Di fronte si possono ammirare l’isolotto Cavalli e le Isole Spargi, Spargiotto e Budelli, mentre in lontananza si scorgono le coste della Corsica. Ottima per gli appassionati di surf e kitesurf.

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Spiaggia del Principe, Capriccioli (Romazzino, Arzachena)

La spiaggia del Principe è una delle spiagge più belle della Costa Smeralda, lungo la costa nord orientale della Sardegna. Si chiama così perché pare fosse la preferita in assoluto del principe Aga Khan. E infatti si tratta di un meraviglioso tratto di sabbia finissima delimitato da rocce e circondato dalla macchia mediterranea. Il colore e la limpidezza di questo mare si devono al particolare fondale in sabbia e granito.
Le diverse spiagge di Capriccioli (in gallurese significa “caprette”, perché originariamente moltissime abitavano in queste coste), hanno sabbia finissima e scogli in granito. Sono circondate da una meravigliosa macchia mediterranea con lentischi, cisti, olivastri e pini. Si può raggiungere l’isola di Mortorio appena di fronte, con piccole imbarcazioni: si tratta di un’oasi naturalistica ricca di vegetazione, di grande bellezza. Mozzafiato la vista delle Isole di Soffi e delle Camere.

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Cala Moresca, Sos Aranzos (Golfo Aranci)

Golfo Aranci è un paese di pescatori e deve il suo nome non agli aranci ma ai granchi, “li ranci” in dialetto locale. La spiaggia di Cala Moresca è nel promontorio di Capo Figari proprio davanti all’isolotto di Figarolo. E’ una bellissima insenatura sabbiosa con tratti rocciosi, alle cui spalle si trova una pineta. La spiaggia di Sos Aranzos è considerata la spiaggia più affascinante della costa a sud di Golfo Aranci, piccola ma con sabbia chiara e fine, un’acqua blu e poco profonda.

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Tavolara e Molara

Al largo della costa gallurese si trovano le isole di Tavolara, di Molara, altri isolotti e un arcipelago di piccoli scogli in un mare incantevole. Sono luoghi disabitati, quindi inminati e ideali per kayak e snorkeling. Tavolara è un parallelepipedo calcareo alto oltre 560 metri, dove l’ecosistema si è conservato intatto grazie alla difficoltà di approdo che nei secoli l’hanno preservato dagli interventi dell’uomo. Molara è facilmente accessibile dalle imbarcazioni. E’ ricoperta da una folta vegetazione irrorata dalle falde acquifere che sfociano in numerose sorgenti.

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Cala Girgolu, Cala Brandinchi (San Teodoro)

Nel comune di San Teodoro, il promontorio di Capo Coda Cavallo ci regala queste meravigliose spiagge fatte di sabbia bianca e acqua turchese, con il verde della pineta sotto cui riposare o passeggiare. I fondali sono bassi, quindi è adatta anche per i bambini, l’acqua è pulitissima. Da Cala Brandinchi nel 1867, dopo la fuga da Caprera, Giuseppe Garibaldi si imbarcò sulla “San Francesco” per raggiungere Piombino e tentare di liberare Roma, aiutato dai galluresi.

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Baronìa

San Giovanni, Su Tiriarzu, Orvile (Posada)

Quella di Posada è la spiaggia più vicina l’Essenza: a soli 5-6 km si può godere della prima in classifica della Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Infatti Posada ha ricevuto in premio le 5 Vele per l’attenzione all’ecoturismo ed è stata nominata migliore spiaggia d’Italia. Si trovano qui la spiaggia di San Giovanni, dominata da una torre aragonese, la spiaggia di Orvile e di Su Tiriarzu. E’ la zona in assoluto preferita dagli appassionati di surf e kitesurf.

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Capo Comino, Berchida (Siniscola)

Capo Comino è famosa per le più grandi dune della costa orientale sarda; andando verso sud la sabbia bianca lascia il posto a una costa rocciosa, sopra cui regna il faro di Capo Comino, appunto, da cui si vede mezza isola. L’area è di grande interesse naturalistico e le spiagge, i fondali e l’acqua cristallina ne fanno una rinomata attrazione turistica. Ha fatto da ambientazione a diversi film, fra i quali “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974) con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, “Black Stallion” (1979) prodotto da Francis Ford Coppola, “Travolti dal destino” (2001) con Madonna.
La spiaggia di Bérchida è stata segnalata come una tra le più belle d’Italia perché fa da barriera al Rio Berchida, creando uno stagno ricco di specie animali, alcune delle quali piuttosto rare. Lo stagno è anche fonte di abbeveramento per le mandrie di bovini e ovini che pascolano liberamente nella zona e stanno sulla spiaggia nei mesi più freddi. Circondata da ginepri, alcuni dei quali decisamente antichi, che formano delle curiose capanne naturali, è un luogo magico e incantato per chi vuole trascorrere giornate dedicate alla vita di mare in relax.

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Ogliastra

Bidderosa (Orosei)

L’Oasi di Bidderosa è costituita da cinque calette da sogno, dove il mare è di smeraldo e la sabbia finissima color argento, all’interno di un parco di 860 ettari. Per proteggere quest’angolo di Paradiso dove è possibile trovare anche i gigli marini, l’accesso al parco in auto è a numero chiuso: nell’area non possono essere parcheggiate più di 130 auto al giorno (se volete andarci in auto vi consigliamo di prenotare il biglietto qualche giorno prima).

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Cala Luna, Cala Sisine, Cala Goloritzè, Cala Mariolu, Piscine di Venere (Baunei)

Il Golfo di Orosei è una delle zone più belle della Sardegna (e non lo diciamo solo perché è la costa più vicina a noi insieme a quella di Posada 😉 ). La zona è ricca di grotte straordinarie, che è possibile visitare in percorsi guidati tra stalattiti e stalagmiti: i due tratti più attrezzati sono la Grotta del Fico (chiamata così per l’immenso albero di fico che sorgeva all’ingresso della grotta) e la Grotta del Bue Marino (la foca monaca che fino agli anni Cinquanta abitava queste coste). Cala Luna si trova alla foce di un torrente, il Codula di Luna, ed è una delle spiagge più ambite della Sardegna: mare cristallino con dietro un bosco di oleandri e un laghetto di acqua dolce. Questa spiaggia ha fatto da set al film “Travolti da un insolito destino” (1974), con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, e anche al remake di qualche anno fa con Madonna.

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Cala Sisine si trova dopo Capo Monte Santo, tra Cala Luna e Cala Biriola. È raggiungibile dal mare con imbarcazioni private o con i natanti che fanno la spola dai porticcioli di Arbatax e Santa Maria Navarrese (con maggiori difficoltà è raggiungibile anche a piedi, seguendo uno dei percorsi trekking). La spiaggia è la foce di un piccolo torrente invernale che discende dalle vicine montagne dell’altopiano del Golgo: picchi di oltre 500 metri scendono a picco sul mare! La cala è fiancheggiata da due costoni rocciosi che danno un misterioso aspetto di montagna, insieme alla foresta sulle pareti della gola (alberi secolari di carrubo e leccio). Cala Goloritzè è nata da una frana nel 1962 ed è caratterizzata dal pinnacolo alto 143 metri, molto amato dai climbers, e dall’arco naturale sul lato destro della baia. Si può raggiungere via mare o con un sentiero dall’altopiano del Golgo, con un dislivello di 470 metri e circa un’ora e mezza di trekking. Anche Cala Mariolu è strepitosa. Il nome le fu attribuito molti anni fa dai pescatori napoletani che venivano derubati del pesce da animali misteriosi, probabilmente le foche (dal dialetto “mariuolo”, ladro), ma il nome sardo originale è Ispuligi de nie (da “nie”, neve) per la sabbia bianchissima che la contraddistingue. Le splendide Piscine di Venere invece non sono raggiungibili né in auto né a piedi, ma solo in gommone partendo da Cala Gonone o da Santa Maria Navarrese.

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Cea (Barisardo)

La spiaggia di Cea è lunga oltre un chilometro, ha un fondo di sabbia bianca e sottile, con scogli piatti levigati dal mare e dal tempo. Le sue acque sono limpide e la spiaggia è riconoscibile per la presenza a pochi metri dalla riva di due faraglioni rossi di porfido, chiamati Is Scoglius Arrubius, che si stagliano all’orizzonte. Alle spalle della spiaggia c’è una fitta vegetazione di macchia mediterranea. A Sud è delimitata da una lingua di scogli chiamata Punta Niedda, e poco oltre la spiaggia si trova la roccia vulcanica di Teccu.

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Sinis

Is Arutas, San Giovanni di Sinis (Cabras)

is-arutas Secondo la rivista Vanity Fair Traveller Is Arutas, il litorale nel cuore del Sinis, può comparire tra le undici più affascinanti del pianeta: è l’unica spiaggia italiana insieme a quella dei Conigli di Lampedusa. La rivista parla della sua particolare sabbia che “sembra formata da granelli di riso bianco. Sono granelli di quarzo tondeggianti verdi, rosa e bianchi”.
San Giovanni di Sinis è stato per lungo tempo un piccolo borgo di pescatori e oggi l’attrazione maggiore è la lunga spiaggia sabbiosa che si estende per circa due chilometri fra Funtana Meiga e Tharros. Inoltre è visitabile nei pressi la chiesa paleocristiana di San Giovanni in Sinis.

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Medio Campidano

Torre dei Corsari, Scivu, Piscinas (Arbus)

La Torre dei Corsari prende il nome dalla torre di Flumentorgiu, utilizzata dagli spagnoli nel XVII secolo come postazione di avvistamento contro le incursioni dei pirati saraceni. Dal promontorio è possibile ammirare un paesaggio unico: una spiaggia immensa, alcune calette molto riservate e molte impervie zone rocciose. I sistemi dunali sono una caratteristica di tutta la Costa Verde ma solamente a Piscinas, Scivu, Pistis e Torre dei Corsari hanno dato luogo a fenomeni unici creando un vero ambiente sahariano.

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Iglesiente

Cala Domestica (Buggerru)

Situata nella costa sudoccidentale, tra bianche falesie calcaree, l’insenatura di Cala Domestica presenta un fondo di sottile sabbia mista a ghiaia e scogli sparsi. Attorno alla spiaggia ci sono delle dune punteggiate da macchia mediterranea. La zona era mineraria: sono ancora visibili le rovine degli edifici delle miniere, i magazzini e i depositi dei minerali che aspettavano di essere imbarcati, ma anche gallerie. Di fronte, sulla penisola calcarea che volge a sud, si può ammirare la torre spagnola.

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Porto Pino (Sant’Anna Arresi)

Porto Pino è l’incredibile spiaggia delle dune dalla sabbia bianchissima, che si stagliano su un mare trasparente e cristallino. Uno scenario assolutamente unico e suggestivo.

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Sulcis Iglesiente

Tuerredda, Cala Zafferano (Teulada)

L’intera zona di Teulada è bellissima: la spiaggia di Tuerredda si trova in una splendida insenatura tra Capo Malfatano e Capo Spartivento ed è una delle migliori in assoluto. Cala Zafferano è una delle spiagge più belle, ma purtroppo l’area è sotto il demanio del poligono militare di Teulada (ci si può però arrivare via mare). Lo stato italiano ci ha privato di moltissimi dei luoghi più belli della nostra terra, e speriamo che i sardi facciano qualcosa per liberarsi al più presto dalla presenza delle basi militari…

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Sarrabus

Costa Rey (Muravera)

Costa Rey è una frazione marittima di Muravera, il paese delle arance; famosa anche per lo Scoglio di Peppino, in località Santa Giusta, un basso e largo scoglio visitato tutto l’anno dai turisti, la spiaggia permette di ammirare all’orizzonte si può scorgere l’isola della Serpentara. E’ stata insignita del “Travel blogger award” dalla prestigiosa casa editrice di guide di viaggio “Lonely Planet”, che l’ha inclusa tra le 10 spiagge più belle del mondo.

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Campidano

Cala Sinzias (Castiadas)

La spiaggia di Cala Sinzias si trova oltre una pineta di eucalipti, protetta da un promontorio. Il litorale è di sabbia bianca e sottile, interrotta da scogli. Le acque sono state segnalate da Goletta verde fra le più limpide e inminate.

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Villasimius, Porto Giunco, Cala Pira, Punta Molentis (Cagliari)

Quando si parla di Sardegna fuori da essa, Villasimius è praticamente la spiaggia più famosa dell’isola. Si estende dalla catena montuosa dei Sette Fratelli fino alle coste del promontorio di Capo Carbonara (famoso per essere il punto meno piovoso d’Italia). La spiaggia di Porto Giunco ha un fondo di sabbia bianca e sottile, le sue acque sono di un tenue azzurro e vicino si trova lo stagno di Notteri, habitat dei fenicotteri rosa. La spiaggia di Cala Pira è situata in uno dei più bei tratti costieri della Sardegna. Ha un fondo di sabbia bianca e sottile, con sfumature rosa. Nel lato nord orientale si può notare la Torre di Cala Pira, circondata da dune, graniti e ginepri secolari e restaurata di recente. La spiaggia di Punta Molentis è caratterizzata da un arenile di sabbia candida e luminosa. Alle sue spalle si trovano resti di un nuraghe. Deve il suo nome all’asino (su molenti) che veniva impiegato per l’attività estrattiva del granito di cui abbonda la zona. Fa parte dell’Area Marina protetta di Capo Carbonara.

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Baia di Chia, Su Giudeu (Chia)

Per la sua posizione strategica il territorio fu abitato fin da tempi remotissimi, come testimoniato da resti di nuraghi (XIX – VI secolo a.C.), da rovine fenicio – puniche (VII – II secolo a.C.) e romane (III secolo a.C. – VI secolo d.C.). Durante il periodo giudicale, aragonese e spagnolo il territorio fu oggetto di continue incursioni barbaresche, e pertanto si andò progressivamente spopolando.
Su Giudeu è una delle spiagge che si affacciano nella baia di Chia, che comprende anche le spiagge Colonia, Porto Campana e S’Acqua Durci.

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