“Ma cos’ha di tanto speciale questo posto?”

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Un’altra cosa che ci viene fatta spesso da chi viene qui per la prima volta, è una domanda.

I più attenti si guardano inizialmente intorno con fare un po’ sorpreso e ci chiedono:

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Ma come mai avete scelto proprio questo posto?

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Prima del 2010 non conoscevo questo luogo.
Ad essere onesta, potevo vagamente trovare Torpè su una mappa dell’isola.

Ma non intendo solo che questa non era la mia casa.

Prima del 2010 mi era più familiare la contea di Yangshuo nella Cina meridionale, il quartiere Centocelle di Roma, o il lungomare Corniche di Beirut.

Fino ad allora avevo trascorso più tempo sull’isola di Taiwan, nei territori palestinesi, o nelle foreste intorno al monte Fuji.
Ero più a casa mia sicuramente a Madrid, o in Senegal, alle Cascine di Firenze o in altre città italiane in cui ho abitato.

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Ma cosa possiede questo luogo che non ho trovato da nessun’altra parte?

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In effetti me lo sono chiesta anch’io per molto tempo.
Il filo sottilissimo che sembrava legarmi a questa collina è qualcosa di molto particolare.

Cambiare direzione, da una “vita da reporter” in giro per il mondo, a una vita “all’essenza”, alle origini, non è stata una passeggiata.

Ma la collina che mi chiamava a gran voce mi diceva che era finito il tempo di scappare, di cercare qualcosa fuori di me.
Mi diceva che ero diventata grande, esplorando e girando in lungo e in largo tre continenti, e che era tempo di esplorare più a fondo un altro tipo di continente, quello interiore.

C’era qualcosa di molto più grande che mi stava chiamando.

E io ho risposto.

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Da questa collina sento l’energia dell’Universo.
Canti di tortore, cicale e grilli. Soprattutto di notte, sotto un manto di stelle incredibile perché non c’è inquinamento luminoso, sento vibrare qualcosa di così forte che in alcune notti è impossibile non piangere.

Di gioia.

E ho visto altri farlo come me.

Ci sono angoli della tenuta che sono come balconi sull’intera esistenza. Ci sono bagliori che arrivano dai monti e dal cielo che sono fuori da ogni logica. E infatti la logica qui si mette da parte, si cammina leggeri seguendo altre regole e altre leggi… perché ogni metro di misurazione che conosciamo, qui risulta inefficace e inadeguato.

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È come se tutto l’ettaro dell’Essenza fosse un’emanazione magica, l’unità essenziale dell’Universo.

Carlos Castaneda diceva:

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Esistono mondi veri e tangibili in cui il tempo scorre in maniera diversa da come siamo abituati. Io lo so. Ci sono già stato.
Qui sulla Terra, i siti anomali in cui le emanazioni cambiano la loro struttura sono chiamati luoghi di potere. In questi posti, l’energia si comporta in maniera diversa dal solito. Una persona sensibile, nello stato di silenzio interiore, può estrarre da questi luoghi un gran numero di informazioni sui misteri dell’Universo.
La cosa difficile non è trovare uno di questi posti, ma riuscire a riconoscerlo e usarlo nella maniera appropriata…

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Vieni a vedere tu stesso.

Non perdere l’occasione di sentire la tua energia fluire liberamente insieme alla terra e al cielo.

Estrai l’essenza di te e ottieni “un gran numero di informazioni” sul tuo vero valore.

 

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